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Colpevole Vostro Onore

I lutti generano dolore e disperazione, specie quando riferiti a persone molto giovani e nel pieno della vita. 

Quella successa nei boschi di Caldes è quindi, e prima di tutto, una tragedia. Ad Andrea Papi va il nostro saluto più commosso, alla sua Famiglia il nostro cordoglio e la nostra solidarietà.

È in questi casi che una classe dirigente, politica e non solo, purché matura e responsabile, deve essere d’aiuto. Per comprendere la complessità degli accadimenti, per trarne i dovuti insegnamenti, ed evitare le speculazioni. 

Ciò cui stiamo assistendo è l’esatto contrario, ovvero una brutale operazione di semplificazione, frutto di un calcolo bieco e spregiudicato. Un tentativo di infilarsi tra le pieghe delle paure e delle insicurezze delle persone, per trarne vantaggio in termini di consenso elettorale. Un’operazione senza scrupoli, in perfetto allineamento con quel tipo di populismo che Andrea Oscurati chiamava “dell’uomo del dopo”. L’uomo del dopo è colui che fiuta l’aria e la sfrutta mettendovisi in scia, incurante di ciò che questo produce.

Saranno le Autorità a ricostruire gli eventi, e ad individuare il ruolo rivestito dall’orso in tutta questa faccenda. Quel che sappiamo è che il pianeta non è abitato solo da ominidi e che non lo è da ieri. Ci sono, uomini, lupi, orsi. Ma ci sono serpenti velenosi ed in mare squali feroci. Anche loro erano sull’Arca, come lo era il cane rottweiler che nei giorni scorsi ha sbranato una donna vicino a Ventimiglia. Se non si riesce a conviverci, prima i poi non saremo capaci di farlo nemmeno noi. Ecco quindi che l’episodio di Caldes diventa un campanello d’allarme. L’insegnamento che ci stanno dando (sparategli) viene dalla cultura del passato, quando valeva il principio mors tua vita mea. Un principio retrogrado, anteriore all’Arca: questa ci ha lasciato il vita tua vita mea: la tua vita completa la mia vita, la mia vita si adatta alla tua, non ti uccide.

Fermiamoci, prima che sia troppo tardi. Lasciar vivere è sempre meglio che ammazzare, e la vita è meglio della morte.

Albino Leonardi

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