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16.09 Manifestazione nazionale contro la caccia

Ben volentieri aderiamo all’invito di LAV, dando visibilità alla loro iniziativa del 16 settembre ed augurandoci che molti soci della nostra e di altre associazioni decidano di partecipare.

Il 17 settembre si aprirà la stagione di caccia 2023-24, la terza domenica di settembre vede l’avvio “generale” della stagione dopo che – come ogni anno – quasi tutte le regioni avranno acconsentito ad anticipare l’avvio della caccia ad alcune specie già a partire dal 1 settembre senza nemmeno prendere in considerazione la possibilità di ridurre la stagione di caccia almeno in quelle zone interessate da recenti disastri ambientali, quali l’Emilia Romagna dove l’alluvione ha comportato immaginabili conseguenze anche per gli animali selvatici. 
Da quest’anno, inoltre, ad aumentare ancor di più la devastazione dovuta ai fucili dei cacciatori, si è aggiunto il piano quinquennale di riduzione della fauna selvatica, approvato dal governo a seguito delle modifiche introdotte alla legge sulla caccia dal famigerato emendamento “caccia selvaggia”. Ora, con il pretesto della riduzione numerica dei cinghiali, i cacciatori potranno entrare in città e nei parchi, sparando a qualsiasi specie selvatica per tutto l’anno, senza neppure avere prima provato l’efficacia di metodi incruenti e senza un parere vincolante dell’autorità scientifica nazionale rappresentata da ISPRA. 

Le Regioni dal canto loro esercitano pressioni fortissime per lasciare ancora più campo d’azione ai cacciatori, così da ammazzare sempre più animali. Tutte le regioni del nord Italia sostengono la richiesta di aprire la caccia al lupo, la Provincia di Bolzano ha addirittura approvato una legge per poterli uccidere aggirando le regole imposte dalle norme europee; la Provincia di Trento ha all’esame una legge per aprire la caccia agli orsi; la Lombardia insiste per riaprire l’uccellagione (cattura degli uccelli con le reti vietate dall’UE), in Friuli-Venezia Giulia è possibile andare a caccia usando i visori notturni. 

Il prossimo 16 settembre la LAV organizza a Trento una manifestazione nazionale contro la caccia,per dire no anche a caccia selvaggia e all’accanimento contro orsi e lupi. Una grande manifestazione contro l’uccisione degli animali selvatici, con qualsiasi pretesto venga giustificata. 

Unisciti anche tu a questa manifestazione contro l’arroganza venatoria sostenuta dal Governo e dal Parlamento, porta il tuo striscione, la tua bandiera e la tua voglia di urlare #bastasparare! 

Abbiamo scelto questa città perché da anni protagonista di un forte scontro sociale che riguarda la presenza degli orsi e che si riverbera a livello nazionale. L’incapacità amministrativa della Provincia di Trento nel tracciare un percorso che possa prevenire incidenti uomo-orso favorendo la convivenza pacifica, come avviene in tutti i Paesi del mondo dove sia presente l’orso, è evidente a tutti, tuttavia gli orsi continuano ad essere utilizzati come capro espiatorio dell’inefficienza amministrativa delle giunte che si sono succedute da quando gli orsi sono stati reintrodotti sul territorio. L’orso quindi come animale simbolo di tutti gli animali selvatici perseguitati a livello nazionale, responsabili solamente di voler sopravvivere vengono uccisi , attraverso il sistematico ricorso ai fucili dei cacciatori senza neppure provare a individuare possibili percorsi a favore della convivenza. 

Per questo motivo scenderemo in piazza, per chiedere di abolire definitivamente la caccia e il ricorso ai fucili per ricomporre gli squilibri faunistici dei quali la responsabilità è sempre da ricondurre a noi umani, incapaci di gestire gli inevitabili conflitti che si creano tra gli animali selvatici e le attività umane che si svolgono sui loro territori.

INFORMAZIONI LOGISTICHE: 

Ritrovo 16 settembre 2023 alle  ore 14.00 piazza Dante (davanti stazione Ferrovie) a Trento 
Partenza corteo ore 15.00 
Arrivo previsto: ore 17.30 al Parco delle Albere 
Tutte le associazioni aderenti avranno a disposizione una zona 3 metri x 3 metri per poter allestire tavoli e gazebo all’arrivo della manifestazione 
Un rappresentante per ognuna delle associazioni aderenti potrà intervenire dal palco installato all’arrivo del corteo con un intervento di massimo 5 minuti 

Considerata la natura dell’evento sconsigliamo vivamente di farsi accompagnare da animali non umani 

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